Quando inizia questo viaggio, la destinazione non è ben chiara.
Ho preso un treno che fa tante fermate, senza aver idea di quale fosse la mia.
E sempre qualcuno che prova a farti scendere.
"Ma no dai...stai bene così, ora basta "
"Ma mica devi andare a fare le sfilate" e potrei continuare.
Spiegare cosa ho nella testa e nel cuore -mentre voi vedete solo il cambiamento esterno- non è facile.
Voi vedete una persona che perde peso. Solo quello.
Ma lo stravolgimento è totale. Un'anima in subbuglio dentro un corpo che cambia.
Perché ti guardi allo specchio e ti chiedi: ma sono io? E dove sono stata finora?
Perché prima tutto ti andava bene. "Accontentarsi" era la parola d'ordine.
E certo... Chi può amare quella cosa informe?
E poi... Questa parola man mano scompare... ma ti ritrovi impreparata e non sai che fare. Non sai che direzione prendere... Ti senti persa.
E in quel momento ti accorgi che non sei sola sul treno. Ti guardi intorno e trovi i tuoi compagni di viaggio. E ti aggrappi come un naufrago ad una zattera. E così andiamo avanti.
E quando arriva il momento.... E ancora gli altri ti dicono :accontentati! E no non mi basta essere dimagrita. "Sei sicura di volere le cicatrici? "
SÌ.
Sono sicurissima. Ho paura lo ammetto! ma voglio tutte le mie cicatrici. Una per una.
Non mi accontento più. Ora fino in fondo .....Ho scelto di rinascere e di vivere.
Voglio vivere con un corpo cambiato e con le cicatrici.
Quelle cicatrici saranno la mia storia.
Racconteranno quello che sono.
Faranno parte di me e le guarderò orgogliosa.
Quelle cicatrici avranno il sapore della vita, il sapore della vittoria, della rinascita, delle cose belle.
Lasciatemi con le mie bellissime cicatrici.
Ci sto benissimo.
domenica 28 ottobre 2018
Lei è come me...loro sono come me!
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