Quegli occhi erano brillanti come un diamante appena tagliato.
Quella mattina le sue lacrime erano leggere,non sentiva il loro peso sulle guance ed era meravigliata della luce che i suoi occhi emanavano.
Come se qualcosa era cambiato ma nulla era successo, al contrario ogni istante il suo pensiero era identico all'attimo appena passato.
Lei immaginava il suo cuore come un palloncino pieno di buchi.
Ogni buco rappresentava una delusione che aveva procurato a se stessa,non sapeva proteggere la sua anima.
Continuava a ripetersi che non fosse mai stata abbastanza per se stessa e si prendeva tutte le colpe e insoddisfazioni che accumulava negli anni.
Cercava la felicità, ormai i suoi desideri li aveva riposti in un luogo ormai arido e che nessuno riusciva ad entrare,perché arrivato al cancello non era abbastanza coraggioso per inoltrarsi in qualcosa di freddo,morto.
Lei la felicità l'aveva riposta in un un'ultimo respiro.
Ma non era coraggiosa ed attendeva che qualcuno ascoltasse le sue preghiere per liberarla è far fiorire ciò che era aldilà del cancello.
giovedì 24 aprile 2014
Giardino arido.
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